patio andaluz

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Località: Italy

Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

venerdì, giugno 29, 2007

Break


Cioè: non è proprio così, ma mi sembra dia un'aria più nobile alla mia temporanea assenza. Se dicessi che ancora non ho trovato lo stagista e che invece di godermi una tranquilla maternità, lavoro più di prima, farei la figura della sfigata.
Il problema è che, in base a un decreto regionale, adesso lo stage non esiste più: si chiama "work experience" e viene remunerato la bellezza di 670 euro al mese, a carico della Regione stessa. Motivo per cui il praticante è diventato una specie in via d'estinzione: se sei riuscito a procurarti in tempo il permesso per un work experience, allora trovi una fila di stagisti che verrebbero a imparare da te (anche un laureato in medicina in una fonderia), altrimenti ti attacchi. E io sento che dovrò attaccarmi. Mi attaccherò alla speranza che qualcuno dei miei colleghi perda il lavoro, anche se so che è un pensiero meschino (poi però spero trovi un incarico migliore). Il problema inoltre è che anche gli stagisti - pur non avendo mai lavorato - vanno in ferie. Analizzando i curricula che periodicamente arrivano in studio e chiedendoci quali di questi laureati in Scienze della Comunicazione, cioé in niente, sarebbe stato disposto a lavorare gratis, la mia collega ed io ci siamo fermate a ricordate i nostri esordi, quando la parola "stipendio" suonava come un privilegio che ci saremmo meritate col tempo e l'esperienza.
Perciò l'estate che m'immaginavo, rilassata al fresco delle mura domestiche coordinando al telefono qualcuno che esegue al posto mio, non è esattamente così. Continuerò a fare la gioia del barista di fronte all'ufficio, che vedendomi attraversare la strada, mi accoglie con i due tramezzini al tonno e olive e un ghigno che vuol dire credevi di farla franca, eh?

Quindi, non avendo più il tempo per scrivere, getto la spugna e momentaneamente mi limito a leggere qua e là i blog di amici, rimandando gli aggiornamenti a tempi migliori... Buone vacanze a tutti!

venerdì, giugno 22, 2007

Mai!

Che anche gli internauti abbiano le loro mode, questo si sa, e non a caso è da tre giorni che ricevo da più parti e con la richiesta di divulgazione un documento riesumato da uno scoop di qualche anno fa. Ma che questo stesso mi venga inviato dal mio esimio fidanzato il quale evita ogni forma di comunicazione, dalle chiamate agli sms, e che - pur lavorando in una software house - ha sviluppato una certa idiosincrasia verso la posta elettronica, ecco questo raro evento mi sa tanto di messaggio subliminale. Egli, pur tollerando quasi ogni mio difetto, non ha mai digerito di me quella certa propensione a privilegiare l'estetica rispetto alla funzionalità, quell'essere sempre tanto attenta all'inutile e così aliena nel pianeta del pratico. Ed ora si scomoda a mandarmi un'e-mail per illustrarmi questo esemplare di auto ecologica che pare non consumi, non sporchi e non abbia alcun bisogno di manutenzione. L'esatto opposto della mia, che - pur non avendo il valore di una Ferrari - consuma, è di un colore su cui risalta anche il pulviscolo, e ogni pezzo di ricambio è un salasso.
Ecco caro, stammi bene a sentire: so che questo gioiellino di design sarebbe il sogno del tuo garage e del nostro prospetto economico, e so che sarebbe un bene per l'umanità se tutti circolassimo con questi geniali motori ad aria compressa, ragion per cui contribuisco a divulgare la notizia. Sarei anche disposta a viaggiare a non più di 80 chilometri all'ora o a mettere in ricarica l'auto come faccio con il cellulare.
Ma un simile OBROBRIO, per quanto possa costare anche poche migliaia di euro, io non lo guiderò MAI!
E adesso qualcuno mi spieghi perché le cose funzionali devono essere quasi sempre le più brutte, ovvero perché il signor Guy Negre, dopo aver partorito tale portento, non sia stato assistito da altrettanta genialità da indurlo a ficcare il naso nei cantieri della Mercedes, della BMW o dell'Audi.

martedì, giugno 05, 2007

Lettera firmata. (Con molto coraggio)



A questo punto io e i miei colleghi ci si chiedeva quanto deve aver sborsato questo Bertrando per avere un simile marchettone... D'altra parte, essendo "personaggio sempre attuale", saprà lui a che addetti stampa rivolgersi.
(Certo che se il nostro studio ha concorrenti così agguerriti, anche l'UAAR ha i suoi cazzi...)
Ancora una piccola riflessione, signora: al giorno d'oggi C'E' un Bertrando. Anzi, ce ne sono centinaia. Solo che i gioielli li rubano ai poveri e pranzano ogni giorno con dodici ricchi.

Sviste

Sono seguita da una ginecologa che non ama le paranoie. Di conseguenza non posso permettermi di farmene. Ma a volte cado in tentazione e mi faccio qualche scrupolo, così vado a curiosare in qualche sito on-line sulla gravidanza, entrando così nel favoloso Regno delle Paranoie dove mi è capitato di leggere cagate inenarrabili. Ma ecco che cercando alcuni consigli sull'alimentazione, m'imbatto in un severissimo elenco di cibi ammessi e proibiti. Dice che i fegatini sono un toccasana. Toccasana? Oltre al fatto che il fegato mi fa schifo, ho sempre saputo che raccogliesse le scorie di tutto l'organismo. Mah! Scorro più basso fino alla voce "cioccolata": la cioccolata è MICIDIALE. I commenti che seguono la paragonano al cianuro, come un qualcosa da non prendere neanche in considerazione, pena l'aborto secco, istantaneo, fulminante. Coooosa??? Io non mangio altri dolci che cioccolata e gelato, gelato al cioccolato ovviamente. I miei cali di serotonina hanno fatto sviluppare una vera e propria dipendenza, ho un'esperienza ventennale in materia di cioccolata, potrei riconoscere qualsiasi marca a occhi bendati. Oddio che cretina sono stata, io e quella schifezza che divoro a quantità industriali, ma perché non sapevo niente, perché? E adesso cosa faccio? Sono spacciata.
Prima di farmi prendere dal panico, anzi, di farmi prendere totalmente dal panico, faccio scorrere la pagina fino a ritornare all'inizio, ma ho già le orecchie calde. Scorro, scorro, scorro finché compare il titolo:
"LA GRAVIDANZA DEL VOSTRO GATTO".

lunedì, giugno 04, 2007

Fidarsi delle apparenze

Sono le nove di mattina di un giorno festivo, mi capita in casa l’Amichevole Spiderman di Quartiere ancora in pigiama, capelli arruffati quale degno membro della Lega contro il Pettine di cui lui e Vittorino Andreoli sono i soci fondatori, sorriso ruffiano, baci e abbracci. Sento puzza di bruciato. L’Amichevole Spiderman è, sì, affettuoso, ma non di mattina. Casomai di sera, al momento dell’epilogo di tutto quello che ha combinato durante la giornata, nella fase del pentimento, per dirla chiara. Quindi sospetto subito che ci sia qualcosa sotto. Non vuole cioccolata, fa perfino i complimenti al mio nuovo divano (ma sul colore “di merda” dei cuscini rimane fedele a sé stesso), è stranamente accondiscendente, tranquillo. Quasi inquietante.
“Ziiiia?”, incredibilmente dolcissimo.
“Sì?”, incredibilmente sospettosa.
“Hai per caso Google?”, con occhi teneri e sorrisone.
“Sì, ma non accendo il computer adesso”
“Ma sì, dài, solo un momento, devo farti vedere una cosa fantastica”.
E cedo.
Ma ecco che nel momento in cui compare la videata di Windows, comincia la trasformazione.
“E’ lento. Il mio è più veloce”, sbuffa alzandosi e sedendosi a scatti rapidissimi.
CHI L'HA FATTO ENTRARE???
“Lasciami un secondo, che controllo la posta”
“Ma uffa, te lo dico io che non hai messaggi. Dài, muoviti. Ma quanto ci mette ad accendersi?”.
E già comincio a pentirmi di essermi lasciata intenerire.
Compare Google, e la scena che si dipana ai miei occhi è dir poco sbalorditiva. Le stesse ditina che poco prima avevano creato la merda artificiale secondo le istruzioni di Focus Junior ora premono rapidamente il tasto del mouse. Il percorso non ha segreti: prima ancora che compaia la schermata, lui sa dove andare a cliccare. “Vai, qua, in product, poi clicchi qua, su Lego, e qua e là e qua e là...”, è come posseduto. Arriviamo al gioco di Batman ed ora sono costretta a scegliere un personaggio da guardare. “Quale ti interessa di più?”. Ovviamente nessuno, ma devo scegliere. Alla fine mi costringe a guardarli tutti, uno per uno, dal Pinguino a Two Face, ed esprimere un personale parere.
“Eh ma che lento, ma si blocca, ma che computer hai?”. E s’innervosisce. Nel giro di trenta secondi mi fa esplorare l’universo di Batman-Lego: l’iperspazio virtuale per lui sembra non aver segreti. Ed ora non riesco a staccarlo dallo schermo, si stizzisce se solo avvicino la mano alla tastiera. Attorno alla sua figura si è formata come un’aura elettrica a cui è pericoloso avvicinarsi.
Ma ecco che arriva Lo Zio più Bravo del Mondo, quello che lo segue con interesse nelle sue elucubrazioni, e pertanto la deficiente che ha fatto entrare questa creatura bifronte ormai non serve più. “Adesso te ne puoi anche andare”, mi liquida con sufficienza.
Ora capisco come devono essersi sentiti i Troiani.

Da "Dialoghi con l'Amichevole Spiderman di quartiere
L'Amichevole Spiderman di Quartiere è presente anche qui:
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