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Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

mercoledì, dicembre 13, 2006

You are the champion!

"... E allora mise il cuore dentro le scarpe e corse più veloce del vento...". E’ stato un attimo. Hai oltrepassato la linea dei tre punti, palleggiando da una mano all’altra come se quella manciata di secondi fossero la tua imperdibile occasione per dimostrare tutto quello che avevi imparato. Senza esitazione hai continuato mirando al canestro, imperterrito e stranamente solo: dov’erano gli altri?! I tuoi compagni di squadra esitavano perplessi: forse erano loro ad aver capito male... Gli altri, un tantino più avveduti, lasciavano fare. E tu, piegandoti sulle tue esili gambe che ne servivano almeno altre quattro per riempire la divisa, fiero e risoluto ("...un giocatore lo vedi dal coraggio...") hai mirato al tabellone, e con un tiro piazzato l’hai messo in rete. Momenti di silenzio. I verdi esultano, i gialli realizzano di aver capito bene: il canestro era quello sbagliato. Ti volti verso le gradinate con il più bel sorriso della storia e tutti gli applausi sono per te. Non importa se l’altra squadra ha due punti in più, "...non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore": è la tua prima partita, il tuo primo canestro e te lo ricorderai per tutta la vita. Quando hai intuito che qualcosa non andava, un lampo di sconforto ha attraversato il tuo sguardo, e noi, con un groppo in gola, abbiamo pensato a quello che poteva passarti per la mente in quel momento. Temevamo che avresti messo il broncio e chiuso la testa fra i pugni come sei solito fare quando vuoi a tutti i costi aver ragione. Ma dopo un attimo di imbarazzo, ci hai regalato di nuovo quel tuo impagabile sorriso e ti sei rimesso in pista. Allora abbiamo capito che la paura era solo nostra, noi adulti spesso incapaci di reagire con tanto coraggio alle piccole battaglie perse, superare il nostro stupido orgoglio e rialzarci sorridendo. Hai dato a tutti una grande lezione di vita: non si gioca per vincere e nemmeno per partecipare, come dice l'assurda massima consolatoria. SI GIOCA PER DIVERTIRSI, e queste sono state le tue parole più belle. Arriveranno anche le vittorie, ma ci saranno altre partite perse, altri tiri sbagliati: però tu hai già vinto ieri, conquistando la coppa più importante che il gioco possa mettere in palio, NOSTRO PICCOLO GRANDE CAMPIONE!

Da "Dialoghi con l'Amichevole Spiderman di quartiere"

L'Amichevole Spiderman di Quartiere è presente anche qui:
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Colte al volo 1
Dal vostro amichevole Spiderman di quartiere

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5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Mi sono commosso. Non ti conosco ma penso che tuo figlio sia fortunato.

9:21 AM  
Blogger ruben said...

Grazie, ma non è mio figlio. Fosse figlio mio, avrebbe anche mancato canestro.

10:14 AM  
Anonymous Anonimo said...

Quella canzone mi fa venire in mente una frase "erano AAAAAAAAAAAAAAAAAAnni che non mi divertivo così..."

4:10 PM  
Anonymous Anonimo said...

Dove sei? Come stai?
:-)

10:20 AM  
Blogger ruben said...

Sempre ai posti di combattimento. Ma tu? Quando inauguri? Aspetto news!

10:27 AM  

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