Break
Cioè: non è proprio così, ma mi sembra dia un'aria più nobile alla mia temporanea assenza. Se dicessi che ancora non ho trovato lo stagista e che invece di godermi una tranquilla maternità, lavoro più di prima, farei la figura della sfigata.
Il problema è che, in base a un decreto regionale, adesso lo stage non esiste più: si chiama "work experience" e viene remunerato la bellezza di 670 euro al mese, a carico della Regione stessa. Motivo per cui il praticante è diventato una specie in via d'estinzione: se sei riuscito a procurarti in tempo il permesso per un work experience, allora trovi una fila di stagisti che verrebbero a imparare da te (anche un laureato in medicina in una fonderia), altrimenti ti attacchi. E io sento che dovrò attaccarmi. Mi attaccherò alla speranza che qualcuno dei miei colleghi perda il lavoro, anche se so che è un pensiero meschino (poi però spero trovi un incarico migliore). Il problema inoltre è che anche gli stagisti - pur non avendo mai lavorato - vanno in ferie. Analizzando i curricula che periodicamente arrivano in studio e chiedendoci quali di questi laureati in Scienze della Comunicazione, cioé in niente, sarebbe stato disposto a lavorare gratis, la mia collega ed io ci siamo fermate a ricordate i nostri esordi, quando la parola "stipendio" suonava come un privilegio che ci saremmo meritate col tempo e l'esperienza.
Perciò l'estate che m'immaginavo, rilassata al fresco delle mura domestiche coordinando al telefono qualcuno che esegue al posto mio, non è esattamente così. Continuerò a fare la gioia del barista di fronte all'ufficio, che vedendomi attraversare la strada, mi accoglie con i due tramezzini al tonno e olive e un ghigno che vuol dire credevi di farla franca, eh?
Quindi, non avendo più il tempo per scrivere, getto la spugna e momentaneamente mi limito a leggere qua e là i blog di amici, rimandando gli aggiornamenti a tempi migliori... Buone vacanze a tutti!
Il problema è che, in base a un decreto regionale, adesso lo stage non esiste più: si chiama "work experience" e viene remunerato la bellezza di 670 euro al mese, a carico della Regione stessa. Motivo per cui il praticante è diventato una specie in via d'estinzione: se sei riuscito a procurarti in tempo il permesso per un work experience, allora trovi una fila di stagisti che verrebbero a imparare da te (anche un laureato in medicina in una fonderia), altrimenti ti attacchi. E io sento che dovrò attaccarmi. Mi attaccherò alla speranza che qualcuno dei miei colleghi perda il lavoro, anche se so che è un pensiero meschino (poi però spero trovi un incarico migliore). Il problema inoltre è che anche gli stagisti - pur non avendo mai lavorato - vanno in ferie. Analizzando i curricula che periodicamente arrivano in studio e chiedendoci quali di questi laureati in Scienze della Comunicazione, cioé in niente, sarebbe stato disposto a lavorare gratis, la mia collega ed io ci siamo fermate a ricordate i nostri esordi, quando la parola "stipendio" suonava come un privilegio che ci saremmo meritate col tempo e l'esperienza.
Perciò l'estate che m'immaginavo, rilassata al fresco delle mura domestiche coordinando al telefono qualcuno che esegue al posto mio, non è esattamente così. Continuerò a fare la gioia del barista di fronte all'ufficio, che vedendomi attraversare la strada, mi accoglie con i due tramezzini al tonno e olive e un ghigno che vuol dire credevi di farla franca, eh?
Quindi, non avendo più il tempo per scrivere, getto la spugna e momentaneamente mi limito a leggere qua e là i blog di amici, rimandando gli aggiornamenti a tempi migliori... Buone vacanze a tutti!
15 Comments:
appunto. Credevi di farla franca?
Silvia
Se ti può consolare, pensa che c'è qualcuno (=me) per il quale l'estate è il periodo di maggior lavoro. Un brindisi a noi!
Silvia: biserò colei che è andata in studio il giorno prima di entrare in sala parto?
Maurice: brindare? perchè non ci prendiamo direttamente una bella sbronza?! Alla faccia di tutti quelli che passano l'estate in mutande, che arrivi l'estate più piovosa del secolo!
O, però facci sapere del lieto evento!!!
Io, sinceramente, invece che sul lavoro, mi concentrerei su quello!!!
Già... anche io vorrei concentrarmi su quello. Però, sai che in realtà non pensarci aiuta ad accorciare i tempi d'attesi e la fifa del parto?!
Quindi, non la farai franca, almeno per un po'. Poi, ti toccherà per forza occuparti dell'inquilino che lascerà il monolocale. E a quel punto, volente o nolente, il lavoro passerà per forza in secondo piano. E crederai di averla fatta franca, ma solo per un momento. Perché al confronto delle notti, delle poppate, dei ruttini e dei pannolini, continuare adandare in ufficio sarebbe stata una passeggiata. Ma mai così bella e unica come quella che ti toccherà.
un bacio
Gallinavecchia
Bentornata! Vorre dirti "Tiè, mentre eri in spiaggia, ho già partorito" ma non è così: la panza pesa come un masso e lo stagista è un miraggio lontano nelò desrto dei Tartari!
Baci!
cosa deve fare questo stagista per essere così difficile da trovare???!!!
su, goditi l'ultima estate di libertà e rilassati, che poi ne avrai da fare, e non ci saranno stagisti!
Cosa deve sapere fare? Deve aver voglia di lavorare!!!!! Nei lontani anni '90 io ho fatto la stagista per zero lire al mese e parecchie ore al giorno!!!!
E tu dirai: bell'investimento considerato che adesso non puoi neanche andare in maternità!!!!!!!!!!!!!
Non dire così, ci sarà un po' meno libertà, quello sì. Ma esistono gli asili nido, i centri vacanze, i masochisti che si offrono come baby-sitter, no?!?
Però, in fondo, se tutte le amiche mi daranno l'aiuto che ho dato io per i bambini degli altri, ogni volta che fischierò per un aiuto mi si proporrà il deserto dei tartari.....
Hai posta!!! dimmi che la "vedi"
:-)
A.
Ciao cara! non ci conosciamo, ma appunto perchè il nio nik è eliotropio, mi ha incurisito il tuo link trovato su google. così.... ho sbirciato!
felice di aver trovato te, persona che distribuisce una bella energia, con una buona dose di ironia e sagacia. brillante e simpatica , direi!
il mio "eliotropio" se la gode e se ne arricchisce.
buona maternità
eliotropio o elena, che dir si voglia!
e allora? neanche una notizia? dai, fatti viva!
Cara Ruben, è giunto il momento di mettere da parte per qualche minuto la confezione di pannolini, mettere il ciuccio al pargoletto e spolverare la tastiera del pc: la S.V. è gentilmente invitata a tornare nel Patio, annaffiare le piante che nel frattempo si saranno seccate e.... partecipare ad un meme! Insomma, non mi mandare al diavolo ma...sei stata nominata ;-)
un bacione
Gallina
Cara Ruben, mi manchi molto, e sarei davvero curiosa di sapere tutto del pargoletto che se ritardi ancora un po' a scrivere, se ne andrà all'università e noi ci saremo perse tutte le tappe fondamentali: il primo dentino, la prima gattonata, la prima volta che ha camminato, la scuola....
Un grosso bacio!
http://parolecomespilli.blogspot.com/
Casa nuova tesoro!
:-)
A.
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