Dal vostro amichevole Spiderman di quartiere
E’ così che si firma, anche se del supereroe non ha né il coraggio né il fisico. Ha otto anni appena compiuti, questo piccolo essere tutto ossa e nervi. Un cespuglio di capelli che raramente vedono il pettine, qualche dente di meno e una naturale propensione alla nudità. D’estate gira scalzo e in mutande, se potesse anche senza; d’inverno si libera dai vestiti appena entra in un luogo familiare.
Si presenta quasi sempre con la passione di turno, attualmente un pinguino di peluche. Ha un fiuto eccezionale per la cioccolata, che divora a palate. Non disdegna l’aperitivo con gingerino, olivetta e patatine: è stato abituato così ed ora lo considera un rito. Se non glielo offri, è lui a chiederti di brindare. Sì, ma a cosa? “A Prodi”. Da quando la sinistra è andata al governo e abbiamo festeggiato insieme, ogni momento è buono per il vizioso tributo. Se la dittatura fascista tornerà al potere, brinderemo ancora per Prodi. Beata ingenuità.
La grafia non è il suo forte – scrive le lettere al contrario – e disegna peggio, per lo più in monocromia. Ma si esprime con una correttezza sorprendente, tanto che molto probabilmente sarà uno dei pochi italiani a tramandare l’uso del congiuntivo. Ragionamenti e deduzioni di una lucidità disarmante, e una fantasia che potrebbe competere con la letteratura favolistica di tutti i tempi: ne è prova il nutrito repertorio di bugie che racconta senza il minimo senso del pudore. Non ha ancora ben chiara la differenza tra finzione realtà: sostiene di essere in grado di creare la fusione nucleare e non capisce il perché potresti anche non crederci. Presume che Spiderman esista, mentre su Babbo Natale ha qualche riserva…
Caparbio, intransigente e tutt’altro che paziente, ha uno scopo ben preciso nella vita: diventare uno scienziato. Tesoro, quando il fondo italiano per la ricerca ti costringerà ad emigrare in America, scegli una località di mare, magari sul Pacifico, e ricordati che hai una zia. Per la scienza sacrificherebbe anche l’amore. Le donne non gli piacciono, in quanto troppo romantiche. Inoltre, se dovesse individuare una scoperta da Nobel, una femmina non farebbe altro che intralciarlo nel suo operato e magari estorcergli la formula. Per cui ha deciso di non sposarsi. Eppure c’è già una donna significativa nella sua vita. Alla festa di compleanno, una bellissima bambina dai lunghi capelli biondi piangeva come una disperata perché avevano litigato. Si sa, è proprio intorno agli otto anni che il cuore comincia ad avere i primi piccoli palpiti. Cara, non vale la pena piangere per un maschio. Specie se questo maschio è sdentato. Guardalo, non è ridicolo? Con quel papillon che gli conferisce la potenza del suo eroe - attualmente Il Pinguino - guida arrogante la piccola brigata e pretende che tu gli debba delle scuse. Ma le donne, è chiaro a tutti, sono sempre più avanti. Lei gli aveva già scritto “ti amo” quando lui – dal seggiolino dell’auto – doveva farsi tradurre quei geroglifici allora incomprensibili. Verrà il tempo delle mele. Adesso è troppo presto, è ancora il tempo degli eroi. Anzi, degli anti-eroi. Sì, perché lui ama i cattivi, gli sembrano più coraggiosi. Chissà se la biondina sa che questo intrepido piccolo uomo ha una fifa tremenda dei fantasmi… Non è quello che si definirebbe propriamente un eroe senza macchia e senza paura. La paura c’è tutta, e le macchie, volendo, anche.
Anticonformista a tuttotondo, rifiuta qualsiasi tipo di sport ad eccezione delle bocce, perché “è uno sport da vecchi” e lui ambisce alla pensione. Ancora non sa.
Non ama particolarmente stare all’aria aperta, preferisce chiudersi in casa e giocare con il Lego. Se corre, suda. Dice.
Un personaggio, non c’è che dire. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Eppure a volte, quando ha i suoi momenti “no”, ti verrebbe da neutralizzarlo finché non ritorna in sé.
Ma quanto mi ha cambiata questo bizzarro esserino, dal giorno in cui è comparso sulla terra! Ho imparato a vedere le cose secondo una prospettiva diversa. E’ stato il primo bambino che ho visto nascere, muovere i passi e abbozzare le prime parole. Cosa c’è di strano, qualsiasi bambino lo fa. Sì, ma lui è speciale. Non mi piace semplicemente perché è piccolo e - come (quasi) tutti i piccoli - divertente. Lui mi ha conquistata per due caratteristiche che in una persona considero preziose: la passionalità e la capacità di saper ridere. Fin dai primi mesi rideva sempre, con la bocca sdentata e gli occhi luminosi. Rideva di piacere, buttando la testa all’indietro. Anche nelle giornate più nere, il suo sorriso contagioso ti faceva dimenticare tutto.
E poi è passionale: non sta nella pelle quando deve parlarti di una cosa nuova, non riesce nemmeno tener fermi i piedi, salta ovunque, gesticola, balbetta. Entusiasmo allo stato puro. Fervore. Le persone che cerco sempre io, e che purtroppo si stanno estinguendo…
Ci saranno altri bambini, ma tu sarai sempre speciale, mio amichevole Spiderman di quartiere.
Da "Dialoghi con l'Amichevole Spiderman di quartiere"
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3 Comments:
L'ho sempre sostenuto e me lo confermi: gli uomini migliori o sono gay, o sono già osccupati o non si vogliono sposare :o)
Be', questo è ancora un quarto di uomo, ma si prospetta con un caratterino che ti assicuro sarebbe meglio lasciar perdere!
Quanto agli uomini "propriamente detti", sono d'accordo con te: il gay è l'uomo ideale per una donna. Peccato quel piccolo scherzo della natura... ;-)
Non posso che darti ragione, soprattutto per...ehm...esperienza personale :o( :o( :o( (SIGH SIGH!)
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