
Datemi una ruspa gigantesca e aiutatemi a spalare dalle mie prossime settimane tutti quelli che vengono a romperti i marroni la domenica non senza previa chiamata al cellulare spento (che normalmente significa
vorrei stare per i cazzi miei); quelli che
solo loro hanno le esperienze patologiche più apocalittiche della storia e pertanto si sentono autorizzati a chiamarti quotidianamente per tenerti aggiornato sulla loro cartella clinica; quelli che il lunedì mattina quando ne hai centomila per la testa amano fare
conversation facendo finta di non notare che digiti con foga sulla tastiera; quelli che ti invitano all'happy hour ignari che il tuo happy hour da qualche mese lo fai sul banco del seggiolone e a dire la verità ti piace anche; quelli che ti dicono che
Non abbiamo mai tempo per parlare, si potrebbe farlo davanti a una pizza e tu pensi con terrore a un racconto continuo della durata di una pizza a tema "cose di cui fondamentalmente non me ne frega una fava"; quelli che il lunedì ti mandano la mail per dirti che questa settimana sono straimpegnate con il lavoro ma che ci si potrebbe vedere nel week end (e tu leggendo stai già pensando
UN CORNO) però poi si prendono un paio di orette per andare dell'estetista; quelli che dicono
dobbiamo fare trascurando che quel plurale potrebbe procurarti visioni omicide nei confronti dell'astante; quelle che t'invitano in vacanza nei week end d'estate in barca a vela, tu, lei e sua sorella, perchè nessuno se le fila, e mentre ti propongono quest'imperdibile occasione pensi se rispondere
MARAMEO o se essere gentile che non costa niente, ma tenersi tutto dentro provoca malattie psicosomatiche tipo gastrite.
Ecco, se mi indicate un grande cassonetto che io li butto tutti dentro.
Poscritto: non ho ho voglia di fare, di parlare e soprattutto di ascoltare. Ambisco all'inattività periodica e sono una convinta sostenitrice che l'ozio sia il padre dei vizi più salutari.