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Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

martedì, ottobre 21, 2008

Piccolo contributo


Una cosa che non faccio mai, essendo svogliatamente poco attenta al sociale se non per questioni che mi riguardano da vicino. Ma siamo in ottobre, oltre che in piena crisi Gelmini, pertanto apro una breve parentesi per lanciare un appello della serie Predico bene, razzolo male, considerato che da quando è nato Antonio non trovo nemmeno il tempo per sfogliare Elle e sono in arretrato - fra acquisti e regali – di almeno una decina di libri. Per la verità non sono mai stata una lettrice accanita: leggere per me è questione di curiosità più che di divertimento, svago o relax. Mi diverto molto di più a scrivere, mi rilasso ascoltando musica, libero la mente scaricando pensieri e tensioni con il jogging o, nei momenti peggiori, pulendo la casa. Ma riconosco quanto leggere sia importante, e quanto poco efficace diventi trasmettere questa passione se non la si possieda naturalmente o se non la si sia coltivata fin da piccoli. Fortunatamente per qualcuno c’è la Zia, così che mamma e papà possano concentrarsi su qualcosa ad essi più consono, tipo i giocattoli o le canzoni dello Zecchino d’Oro. Ma talvolta, cioè quasi sempre, non c’è una Zia, e i genitori ricorrono a qualcosa di tristemente molto più comodo, nella fattispecie la televisione. A chi dovesse venire in mente che dedicarsi alla lettura limiti la capacità creativa di un bambino, prima di congetturare secondo il proprio arbitrio qualsiasi soluzione alternativa al libro - tipo una gita domenicale al centro commerciale - sappia che esistono rimedi-tampone a pensieri tanto balordi, e che in tutta Italia viene istituita ogni genere di iniziativa-salvataggio onde evitare che bambini e ragazzi naufraghino nell’oceano dell’ignoranza. Quindi, anche per chi come me assegna una primaria importanza all’attività sportiva e ludica, tenga presente che questa non deve essere fine a sé stessa, ma deve far parte di un percorso formativo in cui tutto è complementare e sinergico: quando un ragazzo ha scaricato la propria energia fisica e arieggiato la scatola cranica, quello è il momento di nutrire la sua mente, di educarlo alla scrittura e alla dialettica, ma prima di tutto alla lettura, perché è solo leggendo che si acquisiscono gli strumenti necessari a sviluppare una capacità critica. E cominciare non è mai troppo tardi...
(Personale campagna di sensibilizzazione a sostegno della lotta contro l'Arca dell'Ignoranza rappresentata dal ministero Gelmini. Questo mi solleva dai sensi di colpa per non sfilare in corteo in mezzo a falangi di puzzole adolescenti a cui sono percettibilmente allergica)

16 Comments:

Blogger Sabri said...

CHE MERAVIGLIA!!! Parlo dell'assorto lettore, naturalmente!!! Amore della zia, che or ora se lo sta coccolando e... sfamando... ehmm... con piccccccoli assaggi di frittella!

4:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

... e neanche mai troppo presto.

8:41 AM  
Anonymous Anonimo said...

Amore di zia e cocco di mamma :)

Lady Z.

9:38 AM  
Blogger ruben said...

NOOOOOO!!!!!! anche le FRITTELLE???
Sono orripilata.
E pensare che per tutta le sera ti ho detto che non riuscivo a capacitarmi di come una donna incinta al sesto mese potesse scofanarsi di schifezze triturando sarde in saor e frittelle bisunte.
E tu me lo dici così con nonchalance? E suppongo anche che lui avrà rifiutato la frittella, vero?
Non ho parole... E ho saputo anche che né tua mamma né tua sorella sono riuscite farti desistere.
Va ben, Toni comincia già a rifiutare i cibi sani ma poco invitanti, e probabilmente mio nipote nascerà con l'acne. Ma non resterai impunita: ricordati che il parto non è niente confronto alle emorroidi.
;-)

10:32 AM  
Blogger Gallinavecchia said...

Concordo su tutta la linea. Il primo librettino (che la pulcina ancora conserva gelosamente) glielo comprai che aveva solo otto mesi, e in effetti ha gli angoli di cartone tutti mordicchiati ;-) - però ha fatto il suo effetto perché lei è ancora che lì che divora libri e scrive in continuazione! (alla faccia di Maria Star come l'ha soprannominata la mitica Luciana)

coccodè
Gallina

p.s. il tuo ometto è BELLISSIMO

p.p.s. concordo anche sul fatto che il parto sia niente in confronto alle emorroidi: del resto, come mi disse una cara amica (perdona il francesismo ma, sai, noi toscani non andiamo molto per il sottile) "partorire è come cacare una palla di cannone" e ovviamente non l'ho mai smentita
;-)

11:53 AM  
Blogger ruben said...

Il tuo francesismo me lo ricordo moooolto bene! Me l'avevi già detto e mi è venuto in mente proprio entrando in sala parto!
Solo che la "vera" palla di cannone è arrivata dopo... come si diceva.
baci!

2:11 PM  
Anonymous Anonimo said...

Uhhhh.... che sostegno da parte di una cognata!!!
Qui si sta ingigantendo tutto... l'assaggio di frittella era PICCCCCOLOOOOOOO e la frittella era anche quella con il buco!
Va detto poi che il cucciolo la sera ha trovato posticino nel suo pancino anche per abbondanti porzioni di pizza e di ciò non sono responsabile...

Sabri
Inoltre ho solo anticipato di pochissimo i tempi e dato che è un buongustaio... preparati! Tale padre...:-)

3:27 PM  
Anonymous Anonimo said...

E scommetto che tu hai mangiato la frittella e lui il buco, vero?
Vabbé, acqua passata... Ormai stiamo già aspettando il cotechino della domenica. Magari se c'è anche un po' di brovada...

10:32 AM  
Blogger Annapi said...

Dai Ruben, non prendertela...vedi il lato positivo della cosa: avere un figlio che mangia DI TUTTO! E' cosa rara credimi, lo dico per esperienza diretta, anni e anni di prosciutto cotto e pasta in bianco, qualche pizza e poco più...inoltre Eugi carnivoro e Tere pastasciuttara...figurati...ora va un po' meglio ma ho dovuto aspettare un decennio di monotonia.
Un caro saluto a te e al tuo piccolo splendido lettore

3:01 PM  
Blogger Annachiara said...

Mia sorella ha cominciato a leggere quando io me ne sono andata di casa. Penso che fosse la mia personalità da divoratrice di libri che la disturbasse. Quindi ho deciso di non rompere troppo alle mie figlie....

3:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

grande michi! quando avrò tempo visto che è materia mia, ti darò due dritte sulle letture bimbesche ;)

12:38 PM  
Blogger ruben said...

Annapì, hai ragione, sarebbe uno strazio dover inventare mille storie per farlo mangiare. Però pensi che sia normale che un bambino di un anno si avvicini al bordo delle piscina chiedendo "PAN"???
Un bacione, e a presto!
M.

Annachiara: in compenso ti sei rifatta con il cabaret, eh? ;-)))

Annuzza: pensavo che tu e tua sorella vi foste date alla macchia! ma dove siete sparite? Capisco lei con casa e prole, ma tu che sei ancora free??? Comunque aspetto prima di tutto il TUO di libro, ok?

10:20 AM  
Blogger Sabri said...

Avrà detto "PAN" perchè gli sarà sembrato di intravedere... la zia Sabri...

12:54 PM  
Blogger ruben said...

In quel caso avrebbe detto "SALAM"!

12:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

guarda Michi, me ne sono successe di ogni in questi ultimi tempi. laurea che slitta a marzo, un festival di letteratura dai tempi strettissimi a fine novembre, gli esami finali (una tesina prima della tesi, consegnata appena lunedì scorso), operai in casa a trieste, e pure un uomo-stronzo da gestire... capisciammè se sono appena tornata nel virtual world!
come sta antoniuzzo?
quando avrà un quattordici-quindici anni gli faremo leggere la mia traduzione di violeta...

5:19 PM  
Blogger Sabri said...

Ok, ok son di parte, ma OBIETTIVAMENTE più guardo il cucciolo serio in quella foto e più lo vedo troppo bello!!!

8:31 PM  

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