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Località: Italy

Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

venerdì, dicembre 08, 2006

La classe operaia prende il cappuccino

Il venerdì, il giorno più bello della settimana nonché l'unico in cui arrivo in ufficio in anticipo e per altro di ottimo umore, mi concedo la colazione al bar. Una volta lo facevo più spesso ma da quando il Cavaliere ha investito i suoi vassalli dell'incarico di "Imprenditore della Repubblica", io, semplice dipendente e per altro di sinistra, mi sento schiacciata dalle feroci discussioni di un affiatato simposio che ogni mattina si riunisce in panificio. Una volta Nerina, tra una placca di brioches da sfornare e la schiuma di un macchiato, parlava del tempo. Adesso è diventata esperta di economia. Le manovre del nuovo Governo non la convincono, la Finanziaria è fallita ancora prima di essere approvata. E lei, che è Imprenditrice della Repubblica, per queste cose ha naso. Una volta, quand' era semplice panettiera (pur con qualifica di pasticcera), potevi anche abbindolarla. Ma adesso che il Cavaliere l'ha elevata a rango di Imprenditrice, negli affari non la frega più nessuno, neanche quel dilettante di Padoa Schioppa.
In quei pochi metri quadri si consuma una scena di vera lotta di classe. I membri del simposio - per lo più pensionati e altri Imprenditori - mi osservano, ma io continuo a leggere il giornale evitando di incrociare i loro sguardi. Sospettano che possa essere una dissidente. Oddio - penso - se sapessero che io questo Governo l'ho anche votato... E che ho mentito spudoratamente quando all'ordine del giorno c'era il discorso sui pacs... Forse se ne sono accorti, non ho la fede al dito, li ho imbrogliati. E poi prendo la brasiliana, che è più proletaria del croissant...
Guardo quel cappuccino che mi sono guadagnata perché oggi è venerdì, e mentre affondo i denti nel biscotto di pasta frolla, penso che fra qualche ora inizia il week end e se gli Imprenditori devono continuare a vegliare sulla loro produzione, invece la classe operaia può pure timbrare il cartellino e abbandonarsi all'incosciente menefreghismo del dolce far niente. Penseranno al nostro futuro gli Imprenditori, quelli unti dal Cavaliere, i salvatori dell'economia nazionale. E io, che non pensavo ci fosse tutto questo impegno sociale dietro il cappuccino di Nerina (chissà se me lo merito davvero poi), pago e infilo il cappotto, che secondo il copione dovrebbe essere un eschimo ma non lo è.


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