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Località: Italy

Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

venerdì, marzo 16, 2007

La Divisa

E’ successo di nuovo. L’ennesimo tête-a-tête con la Divisa. Mi chiedo se questi signori (o peggio, le signore) quando sono in borghese cambino atteggiamento, e se sia l’uniforme ad autorizzarli a qualificarsi come le persone più cafone della terra. E’ vero che non ho mai preso una multa, o per lo meno non l’ho mai presa quando sono arrivata un attimo prima che la Divisa di turno cominciasse a fare il verbale. Ed è vero che non vado molto d’accordo con i divieti di parcheggio. Ma io dico: cosa ti costa essere un po’ più gentile? Mi concedi la grazia di una contravvenzione condonata, mica mi risparmi dalla pena capitale. Infatti ho sbagliato, ma non ho commesso un delitto. E lui, zoticone, con quel tono da La-Legge-sono-Io, raccoglie tutta l’insolenza che gli è possibile e mi ordina di togliere subito la macchina da lì, visto che per questa volta “mi è andata bene”. E questo succede con le Divise uomini, perché le Divise donna, nella fattispecie le vigilesse, sono quanto di più arrogante esista al mondo.
Ma a proposito di potere della divisa, c'è un aneddoto che non posso risparmiare. Diversi anni fa - ma indelebile negli annali dell’ente per cui lavoro - si è verificato un episodio sconcertante quanto inequivocabilmente ridicolo. C’era un concerto molto importante, un solista imperdibile: generalmente a questi concerti si presentano cani e porci, gente mai vista a teatro ma che ritiene indispensabile esserci in determinate occasioni. Ad un tratto, poco prima che si spengano le luci, si alza dall’undicesima fila un essere bizzarro con il monocolo agghindato in stile carnascialesco, con una lunga palandrana nera e un balordo cappello dal pennacchio rosso, tipo un carabiniere stile De Amicis. Sventolando il mantello esce imperterrito dalla sala e lascia il teatro. Io e la mia titolare ci guardiamo sbalordite e poi ci mettiamo a ridere senza farci troppo caso. ERRORE MADORNALE.
L’indomani vedo dalla finestra dell’ufficio due volanti dei carabinieri che parcheggiano davanti a noi, ne esce una squadretta che suona alla porta chiedendo della mia titolare. Senza fiatare, lei è invitata a seguirli alla centrale. “Che cavolo avrà combinato”, penso. Fosse la Finanza, sarebbe più giustificabile...
Dopo un paio d’ore tutta la scorta fa ritorno, e lei rientra in ufficio sconcertata. Ecco cos'era accaduto. Tale Generale Darfiusser si era accreditato personalmente al concerto e, sfoggiando l’alta uniforme, pretendeva un posto in decima fila che nel nostro teatro è quella delle cosiddette autorità, cioé sindaco e assessore (che però vengono invitati, non si auto-invitano). Ma siccome il ridicolo personaggio era stato collocato in undicesima, ritenutosi offeso se n’è andato. Avevamo OLTRAGGIATO l’Arma.
In centrale la mia titolare subisce un lavaggio del cervello, e dopo aver porto le dovute scuse, viene PERDONATA ricevendo in dono una serie di gagliardetti, il calendario dell’Arma e un vademecum per il cerimoniale di base (sia mai che si ripeta un simile errore). Ecco.
A distanza di anni, ogni volta che in ufficio c’è bisogno di ridere, ci si ricorda del Generale, che poi abbiamo sempre chiamato Ammiraglio Darfiusser e di quanta idiozia ci sia al mondo.


4 Comments:

Blogger Giuliana said...

beh, c'è da dire che oltraggioso era oltraggioso, il vostro comportamento :D

4:46 PM  
Blogger Erik, il Vikingo said...

Quanti GigaB mi dai per raccontartene su quelli in divisa?
Continuerò il tuo argomento dall'altra parte, è troppo troppo bello.

10:56 PM  
Blogger ruben said...

Giuliana:ed ora, quando vediamo arrivare nero-rosso in sala, abbiamo il TERRORE.... il terrore che riempiano di nuovo di gagliaredetti e calendari!!!

Red Chef: ora che la tua casa è più spaziosa, hai quanti giga vuoi... j'attend!

8:43 AM  
Anonymous Anonimo said...

hi hi, che bella figurina!

11:26 AM  

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