Il mio patio
Certo non è l’Andalusia. Sicuramente le buganville fioriranno in agosto e i gerani dureranno come sempre il tempo di un’estate. Per sentire i grilli, devo andare a catturarli nel campo e, per quanto calda possa essere una sera, caldo non è. Gli abeti vicini non contribuiscono alla coreografia e ho la sensazione che molti non apprezzino il mio sottofondo flamenco. Ma è originale anzi che no. Sicuramente unica nel raggio di molti chilometri, fin dove vive un’altra persona come me, malata di Spagna. Non importa se gli altri non mi aiutano a coltivare questa mia piccola colonia iberica, in fondo anch’ io non è che dispensi amore a profusione per il Friuli. Ma ognuno fa quel che può per crearsi il proprio habitat ideale, per stare bene con sé stesso. E se il destino non ti ha concesso di nascere nel posto in cui avresti voluto, sei libero di costruirlo, questo posto, intorno a te. Con il beneplacito delle persone con cui convivi, naturalmente. Quanto agli altri, il problema non si pone: chi sta bene con me, sta bene anche in questa casa. Dove per giunta non si mangia solo tapas e sangria, ma anche e soprattutto delle friulanissime grigliate di maiale nostrano, dove la tortilla viene chiamata comunemente frittata, e la musica flamenca impietosamente aborrita. E’ una casa democratica, purché alla terrazza venga riconosciuto il valore di “patio”.
Sotto questo portico si vive le sere d’estate. Tutti sanno di essere i benvenuti a qualsiasi ora, per un aperitivo o un dopo cena: sembra il posto adatto per passare le ore a chiacchierare. Di notte si sta a lume di candela, un po’ per le zanzare, un po’ per esigenze scenografiche. In realtà i grilli si sentsentirebbero, non fosse per un più prosaico basso continuo gracidante. Quello dei grilli comunque è un dettaglio importante solo per me, perché mi piace ascoltarli quando, alle volte, la sera rimango con me stessa a godermi questo spazio come se realmente fosse dove vorrei io. Ma tant’è. Si sta bene lo stesso, anche se non è Andalusia.
Sotto questo portico si vive le sere d’estate. Tutti sanno di essere i benvenuti a qualsiasi ora, per un aperitivo o un dopo cena: sembra il posto adatto per passare le ore a chiacchierare. Di notte si sta a lume di candela, un po’ per le zanzare, un po’ per esigenze scenografiche. In realtà i grilli si sentsentirebbero, non fosse per un più prosaico basso continuo gracidante. Quello dei grilli comunque è un dettaglio importante solo per me, perché mi piace ascoltarli quando, alle volte, la sera rimango con me stessa a godermi questo spazio come se realmente fosse dove vorrei io. Ma tant’è. Si sta bene lo stesso, anche se non è Andalusia.
3 Comments:
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