Tributo all'ipocrisia
Chissà se l’ha detto per un afflato di filantropia - una sorta di compartecipazione con l’esercito degli obesi – o per assicurarsi un seggio nel parlamento dell’ipocrisia hollywoodiana... Certo è che la Thurman questo commento poteva anche risparmiarselo. Se proprio avesse voluto avvicinarsi ai poveri mortali, avrebbe potuto dire qualcosa di più credibile, tipo “per fortuna ho un bel corpo, perché la faccia da pesce lesso non me la toglie nessuno”. Sexy esclusivamente nei panni di Mia Wallace mentre balla “You never can tell”, la Thurman non è quella che si definirebbe propriamente una bella donna: simil-abbronzatura in tinta aragosta voglio ma non posso, banalissimi occhi celesti e pure strabici, capelli insignificanti, naso non proprio alla francese e bocca che le conferisce quella nota aria da ebete. Di lei si potrebbe dire, in realtà, che l’unica cosa salvabile - anzi decisamente invidiabile - è proprio il corpo. Che, appunto, detesta. Come dire che tutto il resto è indiscutibile. Pare comunque che alla sagra della falsità sia in buona compagnia: alla tipica domanda “cosa non ti piace di te”, difficilmente una diva (sempre che ne esistano ancora) dichiara cellulite, gluteo flaccido, pelle acneica, capelli radi, seno cadente, sedere basso, denti rifatti, occhi piccoli, labbra sottili... insomma tutti quei difettucci che trucco, parrucco e un qualsiasi fotografo dilettante potrebbero mascherare. Risulta infatti che questi problemi angosciano solo le donne comuni, mentre i complessi dei vip sono ben altri: i piedi brutti, la pelle secca, il polpaccio muscoloso, la caviglia troppo sottile, l’unghia incarnita e perfino la tendenza a perdere peso. Per fortuna la maggior parte di loro sono favorevoli alla chirurgia estetica e ammettono che “vi ricorreranno, quando sarà il momento”. Peccato che certe affermazioni suonino più da barzelletta, quando escono dalla bocca di Sharon Stone, Kim Basinger, Meg Ryan e altre coetanee già da tempo abbonate al servizio plastico. Questo comunque non fa tanto notizia quando rimane esclusiva di chi con la propria immagine si deve guadagnare la pagnotta. Il fatto è che la moda sta dilagando anche fra quelli che il problema dei flash proprio non ce l’hanno. Non so se sia un banale quanto umano fishing for compliments o se la gente ami farsi ammirare, ma certi divismi sono sempre più frequenti. Io mi faccio un’ora di corsa al giorno per poter salvaguardare la taglia e non ho nessuna vergogna ad ammetterlo. Con la stessa sincerità dichiaro capitali sperperati in creme per sopperire non solo all’abuso di sole ma anche e soprattutto ai miei 36 anni. E perché allora certa gente prova compiacimento nell’autocommiserarsi dichiarando complessi che non ha, quando in realtà ne avrebbe altri ben poco trascurabili? A volte penso che dovrei essere un filino più cattiva e rispondere a tono, tipo “No, non sei troppo magra, ma se per te è un problema, evita di stare sempre a dieta”, oppure “I tuoi piedi non sono brutti. O almeno non quanto quel naso a patata che ti ritrovi e a cui sembri non fare caso”. Certo, ammetto che a volte mi sono tolta lo sfizio e qualcuno ha anche imparato ad astenersi. Ma avrò sempre una simpatia speciale per chi ha l’umiltà di ammettere le proprie debolezze.
4 Comments:
io non devo scrivere un blog. Non è affatto necessario, c'è il tuo :).
S.
Grazie! ma io credo che invece avresti mooooolto da dire! Con le tue sagaci risposte a "noi sappiamo chi", saresti una bella penna!
A dopo! Mic
What a great site, how do you build such a cool site, its excellent.
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Very pretty design! Keep up the good work. Thanks.
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