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Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

venerdì, gennaio 05, 2007

Audacia

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marca, chi non rischia..."

... e in un momento di follia ho detto "No! Quest'anno niente Moleskine". La superstizione è figlia dell'ignoranza, penso. Sì, ma la scaramanzia è parente stretta? Magari esco da questo negozio e vengo investita da un'auto. La commessa che sa, visto che da anni mi procura la Moleskine pur non essendo rivenditore, con sguardo compiaciuto accompagna la mia ricerca fra gli scaffali. "Questa è carina, ma è rossa. Non ce ne sarebbe una nera? Almeno assomiglia a una Moleskine". E subito premia la mia arditezza con quattro euro di sconto. Ecco, questa è già una prova che non può portare sfiga. E pazienza se rompo una tradizione che va avanti da anni, e pazienza se non è coordinata con la rubrica Moleskine, il portabiglietti Moleskine, il quadernetto Moleskine. Abbiamo detto "anno nuovo, vita nuova", no? Questa mossa azzardata sarà l'inizio di una serie di rotture epocali. Potrei anche cominciare a scrivere con la penna blu. Anzi, mi compro una penna violetto! E adesso, se fossi coerente, non dovrei incazzarmi quando in bagno vedo fuori dall'armadietto uno shampoo che non è verde come le piastrelle. E quando sul tavolo del salotto la prima rivista della pila non è "AD" ma un'altra con la copertina dalla grafica inguardabile. E quando trovo una bottiglia di rhum nell'armadio delle grappe, e quando tutto questo mio assurdo ordine maniacale viene sconvolto da una seppur impercettibile variazione. Il mio pensiero va diretto a mio nipote di otto anni che mi confida di avere una seconda personalità che lo affligge imponendogli di fare gesti scaramantici, e poi ritorna alla zia audace, che dall'alto dei suoi trentasei anni guarda con indulgenza a queste piccole ossessioni infantili come fossero una cosa sorpassata da secoli, mentre infila in borsa la sua non-Moleskine e per la prima volta attraversa sulle strisce pedonali...

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ci sono.. ma sono dissestata. E non mi piace. Devo avere il controllo. Anche se mi provoca emicranie e cervicali. Manie e attacchi di ira. Se non ho il controllo mi sento davvero persa.
Sempre così difficile. "perchè anche parlare del tempo con te è così difficile..." mi ha detto una volta qualcuno.

Un bacio

11:33 AM  

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