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Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

mercoledì, dicembre 27, 2006

Sciopero della fame? ma proprio a Natale?

Baghdad, 27 dic. (Apcom) - "Salirò al patibolo come un martire": in una lettera all'agenzia France Presse Saddam Hussein ha dichiarato di essere pronto ad affrontare il destino riservatogli dal tribunale che lo ha condannato a morte. "Mi sacrifico. Se Dio lo vuole, ordinerà di collocarmi tra i martiri e gli uomini veri", ha detto l'ex rais nella lettera, indirizzata al popolo iracheno.

Cara Michela,
ti chiedo innanzitutto scusa per l'oggetto di questo messaggio, se ti dovesse giungere come indiscreto, enfatico, indebito, improprio. Ma uscivo appena dalla lunga lotta, e dialogo, e concepimento di vita possibile per tutti, vissuto con e per Piergiorgio. La probabilità di un'esecuzione immediata, e, comunque, la condanna a morte di Saddam Hussein mi ha fatto meglio risentire, oltre che comprendere, quanto il nostro Satyagraha Mondiale per la Pace dovrà essere effettivamente iniziato, e quanto il "realismo politico" per cui si vuole ad ogni costo assassinare l'assassino Saddam sia di demenziale, criminale stupidità.
Inizio questa sera a dar corpo alla sete e alla fame del mondo diverso che vogliamo con molta fiducia, gioia e...sì, amore.


Caro Marco,
non me ne volere se per questa volta non mi sento di condividere il tuo profondo dolore per questo fratello che l'immaginario collettivo vede già vestito del cappotto di legno. E non è perché nel cesto di Natale c'era un vaso di cetrioloni giganti e avanza anche uno zampone che pensavo di far bollire proprio stasera, ché anzi, dopo queste feste un po' di digiuno farebbe bene anche a me. E' perché sinceramente non mi sento particolarmente sensibilizzata dal fatto che l'umanità possa perdere questa amabile creatura o, come lui stesso si definisce, "martire" e "uomo vero". Certo, la pena di morte è cosa atroce, barbara, disumana. Ma converrai con me che, mentre donne come Amina e Saphia rischiavano di essere lapidate sotto gli occhi del mondo intero, probabilmente anche tu addentavi imperturbato un bel cosciotto senza minimamente scomporti a digiunare per loro. E pensare che quelle poverette non avevano ammazzato nessuno. Ora non ti offendere se non ti sembro particolarmente affranta dal dolore quando questo sedicente martire avrà un capio al collo, e pure se non partecipo con te alla fame, visto che uno zampone è sempre uno zampone. Ma vedi, il governo italiano ti paga per lavorare per noi, non per gli altri, specialmente se questi altri qualche anno fa non avrebbero esitato a scaricarci addosso una mitragliata di scub. E considerato che la questione dei pacs - cosa che, come sai, mi sta molto a cuore - è ancora una piaga aperta, preferirei se ti mantenessi in salute , magiassi regolarmente e ti presentassi al più presto in aula per apportare il tuo personale contributo al dibattito. Quindi, lascia perdere il tuo amico Saddam che non è il re del Marocco e non t'inviterà mai sul suo yacht come D'Alema: dammi retta, mangiati il tuo cotechino ed esprimi la filantropia in modo più costruttivo.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Amen sorella :-)

Angela...

10:34 AM  

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