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Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

lunedì, maggio 15, 2006

Chi è

Chi è quell’essere vivente che si aggira per casa scalzo, inconsapevole del fatto che il piede lascia più impronte della pantofola. Che passando dalla cucina, ritualmente apre la porta del frigo per vedere se nell’ultima mezz’ora per caso si è materializzato qualcosa di nuovo. Che prende l’ultima merendina e lascia il sacco vuoto nell’armadio. Che sa cogliere sempre il lato inutile della micro-manutenzione domestica. Che, se esce a comperare un chiodo il sabato pomeriggio, deve per forza transitare per il campo sportivo. Che se beve una birra, non ne può bere solo una, ma nei mesi di ramadan non tocca nemmeno una goccia e si scola litri di Cocacola. Che ti dimostra con tesi inconfutabili l’inutilità di rifare il letto ogni mattina. Che si infila i calzini dopo aver messo i pantaloni. Che lascia per sei mesi in lavanderia la giacca che non gli piace. Che aspetta di sentirsi meglio fisicamente, prima di sottoporsi alle analisi del sangue. Che chiama qualsiasi suo simile “Ciccio”. Che ti lascia il telecomando solo quando è certo che nessuna rete trasmetta qualcosa inerente al calcio. Che ti aspetta con aria insofferente e le mani in tasca quando entri in profumeria, e non capisce che senso abbia annusare anche i profumi che conosci già. Ma che passa ore ad ispezionare nei minimi dettagli le scarpe da calcio che deve comperarsi, ti chiede consiglio, liquidandoti poi con un si- vede-che-non-capisci-niente. Che dice “arrivo fra un’ora” e ne passa almeno un’altra. Che sbuffa ogni volta che ti sorprende con una pianta nuova, ma se non ti coglie sul fatto, non se ne accorgerà mai. Che quando non ha voglia di parlare, dice che è stanco anche se è in ferie. Che ci mette quasi una giornata intera a scegliere carne e birra per la griglia. In compagnia, of course. Che non concepisce il senso delle candele in casa, a un secolo dall’invenzione della corrente elettrica. Che non ripone mai i tuoi cd nella custodia. Che spera di non dover mai trascorrere una mattina con te, per non rischiare di dover parlare prima della dieci. Che se prende l’iniziativa di usare una tua crema per il suo corpo, al novanta per cento sceglie la crema-viso più costosa che hai. E che quando cerca di sottrarsi alla tua ira funesta dicendo che te la ricomprerà, non può nemmeno lontanamente immaginare che tu non puoi rivelargli quanto costa quella crema. Che nasconde le chiavi della sua macchina, perché tu non possa pulirgliela, e poi non le trova più. Che quando prende la tua di macchina, sposta sedile e specchietti e non li rimette mai come prima. Che attiva la domanda “dov’è?” più velocemente del tentativo di cercare da solo.
Chi è.
E soprattutto: voi donne siete davvero convinte che sia stata proprio la costola, quella che il Signore ha tolto all’uomo?

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

esiste veramente una persona cosi'

3:03 PM  
Blogger ruben said...

Non ci crederai, ma esiste. Più d'una. Ma ognuno ha la sua...

3:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

io credo che tu sia alquanto sfortunata, forse ti conviene cambiare soggetto

3:28 PM  
Blogger ruben said...

Se questa affermazione è stata mossa dal soggetto in questione, la prenderò come una captatio benevolentiae. Altrimenti, se il soggetto è diverso, posso garantire che il gioco vale la candela. Un uomo è sempre un uomo, e non si può sfuggire a certi cliché.

3:31 PM  
Anonymous Anonimo said...

solo una cosa.
8 anni di coabitazione, ed ancora chiede dove sono le tovaglie.

S.

11:06 PM  
Anonymous Anonimo said...

Super color scheme, I like it! Good job. Go on.
»

5:01 PM  
Anonymous Anonimo said...

I like it! Good job. Go on.
»

1:04 AM  

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