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Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

venerdì, settembre 22, 2006

Sulla strada

Una sera qualsiasi di fine estate in cui percorri una strada qualsiasi, la solita noiosa statale che non è certo la Route 66, ma per qualche misteriosa ragione hai la sensazione che nel medesimo momento, in quella stessa strada potresti vedere quel cielo seminuvoloso con i toni che vanno dal giallo al grigio, come se fosse appena passato un temporale o come se stesse per arrivare. Meglio pensare che sia imminente, come una crisi di pianto che laverà via tutta la tristezza degli ultimi giorni: il sole fa bene, ma la pioggia, meglio se violenta e rapida, a volte anche quella è utile. Non so cosa vorrei in questo momento, ma sicuro è qualcosa che posso capire solo io e probabilmente neanche io. So di certo cosa non vorrei: non vorrei vedere questi trattori, queste macchine, queste case senza identità, queste montagne scure e questi campi che sono troppo brevi. Vorrei vedere uno spazio infinito, solo terra e cielo. Vorrei ascoltare solo la musica che mi fa stare bene. Saranno passati vent’anni da quando ho fatto l’ultima richiesta alla radio, quando non serviva nemmeno richiedere una canzone perché sapevi che entro pochi minuti, in una qualsiasi stazione sarebbe passata, perchè le canzoni che piacevano a te, piacevano alla maggior parte di quelli che in quel momento erano sintonizzati. Quello che mi piace ascoltare adesso è già roba rara, ed è una fortuna iniziare o finire una giornata con qualcosa di lenitivo come una musica che ami particolarmente. Chiamo. Anche se mi fa sentire un po’ scema, ma ne ho veramente bisogno.
“Ciao. Potrei sentire di Sheryl Crow...”.
“Run, baby, run...?”.
“Sì, quella.”
“Da dove chiami?”
“Be’, in questo momento sono su una statale...”
“Non è molto bello da dire!”. Ride. Rido anch’io, “E’ vero, ma non è come pensi, sto guidando”.
Allora scoppiamo a ridere entrambi e poi inzia...
"She was born...
....Run baby run baby run baby run
Baby run.... "
Non c’entra niente con me, ma è bella. E’ una delle canzoni che amo ascoltare di più quando guido, così come “Without You”, Mariah Carey, “I Want To Know What Love Is”, Foreigner, "All by myself", Eric Carmen...
Certe volte capita anche che spunti un ultimo raggio di sole prima di sera...

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

O come "the bonny swans" di Lorena McKennitt.
E' tutta colpa di quel vivere per buona parte nel "mondo delle idee" (descrizione riduttiva, concordo).

Bacio

9:59 AM  
Blogger ruben said...

...o come "The Bonny swans", già!
Ma tu dici che prima o poi si arriverà a un compromesso, tipo uscire dalla "caverna" senza prendersi una bella pietra in testa, metaforicamente parlando? Mah!
Baci!

9:04 AM  
Anonymous Anonimo said...

ma sai...una volta o l'altra ci faipure l'abitune alle pietre in testa (e non metaforicamente parlando ;o))

5:43 PM  
Blogger ruben said...

ma "quelle" pietre qualcuno se le va a cercare... ;-)

11:35 AM  

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