patio andaluz

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Località: Italy

Odio le persone apatiche. Di conseguenza amo quelle passionali

martedì, gennaio 22, 2008

Mail appena ricevuta da quel pinguino di mio fratello.

"Ciao,
un mio amico non può più tenere un bellissimo gatto persiano. Cerco qualcuno che lo adotti.
Allego foto."



mercoledì, gennaio 16, 2008

Il consulente finanziario


Capita a tutti di avere degli amici con figli appena laureati o quasi, che ti chiedano di fare da cavia ai loro primi esperimenti professionali. L’importante è che la laurea non sia in medicina. O almeno questo è quanto pensavo fino a ieri. Ora so che la peggiore delle situazioni è quando il soggetto si sta laureando in Economia e desidera che tu ti sottoponga a un analisi per un eventuale piano finanziario presso l’azienda di consulenza in cui è stagista. E allora tu dici , sì, vieni pure quando puoi, ma in realtà speri che non ti arrivi mai un messaggio tipo Posso venire stasera 5 minuti per quella prova? E illudendoti che realmente si tratti di cinque minuti, acconsenti.
Non sono stati cinque minuti, ma ben due-ore-due della mia giornata programmata al minuto. Il bambino che ha schivato il bagno ringrazia.
Insomma, cos’è questo famigerato consulente finanziario? Adesso l’ho scoperto, ma in realtà non è che mi fossi mai posta la domanda. Il consulente finanziario è uno che ti si presenta con un quaderno dalle pagine che non finiscono mai, sulle quali sono stampati vari schemini attraverso un percorso che intraprenderete insieme e che ti porterà a capire qual è il tuo tenore di vita ideale. Francamente gliel’avrei potuto dire senza tante ciance, ma visto che deve fare pratica...
Si inizia con varie domande tipo Cosa ne pensi della tua futura pensione, In base a che criteri hai scelto la tua banca, Sai quali sono i vari tipi di assicurazioni, e bla bla bla. Insomma tutte cose noiosissime a cui preferiresti non pensare. Ti chiede quanto hai di spese fisse al mese e tu ti trovi in imbarazzo perché hai sempre gestito la tua vita alla cazzo di cane e quindi Per forza che non risparmi, dice lui. E allora ti giochi la chance: non esistono spese fisse perché ogni mese c’è una sorpresa diversa e quindi anche la sorpresa mensile è diventata regolarmente un fisso. Tanto cosa vuoi che capisca un universitario di menage domestico. Insomma mi rivelo ben presto un soggetto difficile in quanto non sono in grado di rispondere alle domande. Tipo non so a quanto ammonta il mio mutuo, e non so quando l’ho contratto né mi ricordo fin quando durerà e quanto mi resta da pagare. Però gli prometto che invierò un sms con i dati mancanti. Ma cosa che lascia inorridito il consulente finanziario è che non ho idea di quale sia il TASSO. Boh, dico, sarà il 4 o 5, che ne so. Come quella vecchia barzelletta sul 740, per me il tasso è prima di tutto un animale e poi un poeta. Noto un cenno di disperazione nei suoi occhi e quindi spero che se ne vada ma non è così. Fortunatamente passa alle domande facili, alle cose “ideali”, cioè Quanto vorresti guadagnare mensilmente e rispondo DIECIMILA EURO, ma Quante ore di lavoro in più saresti disposta a fare per averli. Ovviamente nessuna, lavoro già troppo. E lì si vede che l’azienda è tedesca. Lo capisci dalla stupidità delle domande. E quali sono i tuoi obiettivi futuri d’investimento, e io penso alla borsa di Vuitton e al viaggio in America, ma non glielo dico perché potrebbe pensare che lo sto prendendo in giro. Il problema è che lo penso veramente. Intanto le ore passano e io gli faccio capire che ho una fame assassina divorando sotto i suoi occhi una ciotola di patatine senza lasciargliene nemmeno una, così spero che la fame lo porti a casa in pochi minuti. E finalmente arriviamo alla voce TRAGUARDI, e lì do il meglio di me stessa perché posso rispondere liberamente senza smascherare la mia innegabile ignoranza in materia economica. Traguardi... cosa vuoi, vorrei lavorare poco, guadagnare tanto, andare spesso in vacanza, comprarmi qualche cosina sfiziosa senza troppe rinunce... E IL FUTURO DEI FIGLI? dice. Ah, si certo, anche quello, ma non mettiamo il carro davanti ai buoi che deve ancora andare all’asilo. E solo così capisce di aver scelto il soggetto sbagliato. Però, prima di accompagnare il consulente alla porta (a questo punto direi ipotetico consulente), gli do io un bel consiglio. E gli dico Senti, sai che a pensarci bene, la cosa che mi servirebbe di più non è un consulente finanziario, ma un consulente domestico? Una specie di HOME MANAGER. Uno che ti ricordi di pagare l'assicurazione, più che interrogarti su quale polizza scegliere. Uno che ti dica dove ci sono i prezzi migliori, più che obbligarti a investire in fondi di risparmio. Uno che sappia fare i sistemi per giocare al Superenalotto, più che invitarti a lavorare di più. Ecco.

lunedì, gennaio 14, 2008

Come si morde sul collo
un Amichevole Spiderman di Quartiere
che ti capita a tiro



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